Quarta domenica di Quaresima - 22 Marzo 2020
Quarta Domenica di Quaresima - Gv 9,1-41 - QUANTE VOLTE VIVIAMO DA CIECHI? Andò, si lavò e tornò che ci vedeva
Le parole dei protagonisti
Siamo in collegamento con il cieco nato e ora guarito. Salve e grazie per averci permesso questa intervista anche di sabato.
Sono abituato alle interviste. Sono stato interrogato prima dalla folla, poi dai farisei che non contenti hanno interrogato i miei genitori e poi di nuovo me.
Non conosciamo il suo nome, anche se non indossa la maschera tanto di moda nel 2020, ma potremmo definirla il nostro “Siloe (che significa Inviato)” speciale di questa quarta domenica di Quaresima, giusto?
Già, Giovanni non ha scritto neanche il mio nome, per tutti sono il cieco nato. Dopo il miracolo avrebbero potuto chiamarmi almeno “quello che ora vede”, ma non è sempre facile credere ai miracoli degli altri. Però, visto che nessuno sa il mio nome qualunque nome mi va bene. Anzi, forse era proprio questo l’intento di Giovanni, non darmi il nome perché potrei chiamarmi proprio come te! Io rappresento tutti e il fatto che non abbia nome aiuta ciascuno a rispecchiarsi con il proprio volto e il proprio nome nella mia storia.
Prima di incontrare Gesù ha mai pensato che un giorno avrebbe potuto smettere di chiedere l’elemosina e lavorare?
Il mio infatti è uno dei pochi miracoli che Gesù compie di sua iniziativa, nessuno gli ha chiesto il miracolo! C’è gente che falsifica le carte per avere una pensione, io ero cieco per davvero e la gente pensava male di me e dei miei genitori ma qualche monetina me la dava, anche solo per liberarsi degli spicci.
È stato dunque Dio, che "non guarda alle apparenze, ma legge nel cuore" (come risulta chiaro dalla scelta di Davide a re d'Israele,1ª lettura) che lo ha scelto per questo cambiamento radicale della sua vita, senza che lei lo pregasse in ginocchio?
Proprio così, però Dio sapeva certamente che con me avrebbe fatto un investimento sicuro perché alla fine io da ex-cieco sono approdato alla fede, e questa è il miracolo più grande che mi ha fatto Gesù: non solo di "vedere", ma di "vederLo".
Dalle parole alla testimonianza
BEATA BENEDETTA BIANCHI PORRO
Un'anima straordinariamente semplice e semplicemente straordinaria. Una ragazza come tante: intelligentissima, esuberante, bella e luminosa. A 27 anni mentre assiste alla Messa, gli occhi le si riempiono di sangue e Benedetta diventa completamente cieca. Per cinque ore non dice a nessuno che il buio assoluto ormai l'avvolge. Poi al prete che ha celebrato la Messa, confida: «Padre, sono serena e ho tanta luce in me, anche se da poco ho perduto completamente la vista». E nel suo diario scrive: «Il mio buio mi pesa, ma lo preferisco, se questo è il prezzo per camminare con più luce dentro al cuore».
Per saperne di più:
- Benedetta Bianchi Porro. Biografia autorizzata
Di Andrea Vena – Edizioni San Paolo - € 13
Non una semplice biografia, ma il tracciato umano e spirituale di Benedetta. L'autore ha scavato nei ricordi e nelle lettere, ha studiato il diario e i pensieri, ha ascoltato gli amici, ha rintracciato le letture amate da Benedetta.
- Il Cardinale Comastri racconta la beata Benedetta Bianchi Porro su Tv2000:
Dalle parole alla mappa
In Calabria sono oltre 5000 gli iscritti alle associazioni provinciali dell'U.I.C. (Unione Italiana dei Ciechi) e legalmente riconosciuti dalle strutture pubbliche come portatori di minorazione visiva, ma il numero dei ciechi nel tessuto regionale è molto più elevato. In questo contesto in cui siamo attaccati ai nostri schermi per restare connessi col mondo, possiamo capire ancora di più quanto i nostri fratelli disabili, anche in un tempo senza emergenza, siano limitati in diverse attività perchè molto di quello che facciamo non considera chi non è sano, eppure Gesù è venuto per i malati.
LIBRI TATTILI DI AIUTO AL CATECHISMO.
Per facilitare la comprensione del catechismo ai bambini non vedenti ed ipovedenti, anche con disabilità aggiuntive, il Centro Braille San Giacomo ha realizzato dei libri tattili in collaborazione con l’ufficio catechistico nazionale settore disabili. La struttura del libro è la seguente: nella pagina di sinistra è presente il testo braille alternato al testo in caratteri di stampa ingranditi, mentre nella pagina di destra sono presenti le immagini a corredo riprodotte a rilievo sulla carta speciale microcapsule.
I testi disponibili sono:
- La parabola del seminatore
- La parabola della pecorella smarrita
- Cammino verso la Pasqua
Per saperne di più:
Per chi fosse interessato ad informazioni e costi chiamare dalle 9:00 alle 13:00 al numero 051765595 o scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nel web fra le tante parole mi impegno...
• A guardare dove vedo.
• A vedere oltre le apparenze.
• A non riempire i miei occhi di immagini violenti e volgari.
• A non essere cieco verso i bisogni di chi mi vive accanto.
La vignetta di Gioba
Pregare la Parola
Credi tu?
Rit.[1] Sappi guardare oltre l’apparenza / intenerisci il cuore / dona il tuo amore / solo così un nuovo giorno nascerà / tu non sei solo / c'è Lui con te / offri te stesso / e allor vedrai / tu non sei solo / c'è Lui con te / offri te stesso / e allor vedrai.
Dio, Padre della luce, eccomi qui davanti a Te,
io che ci vedo benissimo, ma in realtà spesso brancolo nel buio.
Già, mi scopro cieco quando non so orientarmi, quando non vedo soluzioni.
E sono cieco Signore anche dietro i miei occhiali spessi, quando non ho occhi per vedere.
Non vedo la bellezza del creato e neanche la fame e la sete del mio fratello.
Apri Tu gli occhi del mio cuore, illuminali con la luce del Tuo Spirito, perché io possa vedere il Tuo Volto e riconoscere il Tuo agire nella mia vita e nelle vite di chi mi sta accanto.
Apri Tu gli occhi della mia mente, ricoperti spesso di fango che non lavo mai, perché io sappia testimoniare nella mia vita ed essere io stesso luce per gli altri.
Fa’ che incontrando il Tuo Figlio Gesù nella Parola, nella liturgia, nella comunità cristiana, in ogni fratello, anche in questa pandemia io possa dire “Io credo Signore”.
Rit. Sappi guardare oltre l’apparenza / intenerisci il cuore / dona il tuo amore / solo così un nuovo giorno nascerà / tu non sei solo / c'è Lui con te / offri te stesso / e allor vedrai / tu non sei solo / c'è Lui con te / offri te stesso / e allor vedrai.
Un gesto che regge la Parola
Dopo essere stati battezzati, ognuno di noi ha ricevuto una candela accesa. Ogni candela è una piccola luce che rischiara il buio della notte per poter vedere. Accendi una candela perché possa fare luce. Lì dove c’è bisogno o per chi ora vive nella Sua Luce.
Libro consigliato
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Per saperne di più:
È una piccola miniera di idee preziose, tra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia, che fa bene anche rileggere. Nel 2017 ha superato il numero di 300 traduzioni in lingue e dialetti diversi, ed è il testo più tradotto se si escludono quelli religiosi.
Brano da ascoltare
Notte Chiara (Un sorriso in più) di Alex Cadili
Fa uno strano effetto sentire cantare a un non vedente “se anche tu adesso stai guardando il cielo, lo guardi insieme a me”.
Fa uno strano effetto ma è lo stesso musicista genovese a spiegare: «Scrivo e faccio musica dal 1992 e mi sono dedicato a tempo pieno a quest'attività da quando ho perso la vista e da quando Dio mi ha regalato la possibilità di approcciare tutto ciò che mi circonda attraverso un nuovo modo di vedere le cose». Fa uno strano effetto a noi che chiudiamo gli occhi e non sappiamo fare più di quattro passi al buio senza sbattere con l’angolo della nostra presunzione. A noi, uomini e donne con gli occhiali sulla punta del naso, che vogliamo vedere perfino i miracoli. A noi che vogliamo vedere, vogliamo toccare come San Tommaso, perché forse siamo proprio ciechi. Per giunta orgogliosi senza bastone, nemmeno quello del pellegrino ci piace, figuriamoci quello del pastore.
«Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me» (Salmo 22). Già Tu sei con me e vedo, perché siamo tutti stati "illuminati" nel battesimo, e quindi siamo e dobbiamo comportarci come figli della luce. «Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce…» (San Paolo agli Efesini, 2ª lettura).
Per saperne di più:
Alex Cadili è un cantautore non vedente che vive a Genova (ma originario della nostra diocesi) che nel 2019 ha pubblicato un album dal titolo Tutto quello che non si può dire al telefono, con la produzione artistica di Roberto Drovandi, bassista degli Stadio, che scoprendo la storia e la musica di Alex ha sostenuto da subito il progetto. Un album che va ascoltato con le orecchie del cuore, a tutto volume. Alzando il volume del bene.
Film da vedere
Rosso come il cielo è un film del 2005, diretto dal regista Cristiano Bortone, durata 96 minuti.
Agli inizi degli anni settanta, Mirco, un bambino toscano di dieci anni in seguito ad un incidente col fucile del padre perde la vista. I genitori sono costretti a fargli frequentare un istituto per non vedenti a Genova. Lì, non riuscendo ad usare il braille, trova un vecchio registratore e riesce a inventare delle favole fatte solo di rumori e narrazione. Mirco coinvolgerà sempre di più tutti gli altri bambini ciechi facendo capire a loro quanto valgono e quanto siano simili a tutti gli altri ragazzini. Alla fine il maestro, organizza una recita creata dai ragazzini, e tutti i genitori ne rimangono colpiti.
Per saperne di più:
In apertura si dice che il film è tratto da una storia vera, e prima dei titoli di coda si legge: "Mirco è uscito dal collegio a 16 anni. Nonostante non abbia più recuperato la vista, oggi è uno dei più riconosciuti montatori del suono del cinema italiano". Mirco è infatti Mirco Mencacci, uno dei più grandi montatori cinematografici audio italiani.
Nel cast ci sono gli attori Paolo Sessanelli e Marco Cocci e un gruppo di ragazzini di dieci anni di cui alcuni realmente ciechi.
Il ritornello proposto nella preghiera è tratto dal brano Oltre l'apparenza di Franco Bruno - Collana animazione e catechesi giovanile: Speranza (Siate sempre pronti a dare una risposta a chi vi chiede ragione della vostra) - ℗ Audiovisivi San Paolo edizioni musicali e discografiche.